C’era una volta un’azienda… e poi il crollo
C’erano una volta un uomo e una donna del Nord-Est. Imprenditori veri, di quelli abituati a lavorare con le mani, a far quadrare i conti con la fatica e l’ingegno. Gestivano un piccolo allevamento. Lavoravano insieme. Vivevano del loro lavoro.
Fino al giorno in cui le cose hanno cominciato a scricchiolare.
Prima le difficoltà con l’attività. Poi la chiusura. E infine, quella pioggia di cartelle esattoriali che nel tempo si è trasformata in una frana.
Quando ci hanno contattati, Francesca e Flavio – li chiameremo così – avevano già sulle spalle oltre 116.000 euro di debiti con Agenzia Entrate Riscossione. Non avevano immobili intestati (se non una mezza proprietà). Vivevano in affitto. E avevano una figlia che portava avanti una nuova attività, cercando di lasciarsi alle spalle le difficoltà dei genitori.
Ma i debiti non dimenticano. E l’Agenzia delle Entrate neppure.
Il problema che li paralizzava
Francesca ci ha detto una cosa molto semplice, che ci ha colpiti:
“Abbiamo parlato con un commercialista, ci ha detto di aspettare. Un altro ci ha detto che non sapeva cosa fare. Io non ne posso più. Siamo stanchi di aspettare. Vogliamo affrontare il problema, ma con qualcuno che sappia dove portarci.”
Questa frase ci ha fatto capire che non avevano solo bisogno di una soluzione tecnica. Avevano bisogno di chiarezza, guida e una strategia concreta.
Come tanti imprenditori in difficoltà, non si erano accorti subito del peso che stava crescendo. Cartella dopo cartella, rinvio dopo rinvio, si erano ritrovati in un labirinto. E nel frattempo, cercavano di non far pesare nulla sulla figlia, che oggi gestisce da sola la sua impresa.
Ma il fisco non aspetta. E l’unico immobile – un capannone da 200.000 € – intestato a metà a Flavio e metà alla suocera, rischiava di diventare un bersaglio facile.
Quando affronti la realtà, qualcosa cambia
Molti imprenditori aspettano troppo: per paura, per sfiducia e per disinformazione.
Francesca e Flavio hanno avuto il coraggio di fare la cosa più difficile: guardare in faccia i numeri. Nessuna promessa magica. Nessuna illusione. Solo la volontà di affrontare il problema con un piano vero.
E così, dopo una prima analisi gratuita, abbiamo scoperto che:
- La gran parte del debito era vecchio, anche di 10 anni o più.
- Alcune cartelle avevano procedure attive, a rischio di atti esecutivi.
- La situazione non era più sanabile tramite opposizioni legali (i 60 giorni per i ricorsi erano abbondantemente passati).
- L’unica via era gestire il debito con consapevolezza e velocità, per evitare guai peggiori.
La strategia che ha riaperto il futuro
Con il team Profiqua abbiamo escluso una strada: la procedura di sovraindebitamento ex Legge 3/2012.
Troppo costosa, troppo rischiosa per il capannone.
Al contrario, abbiamo costruito una strategia su misura che avesse un solo obiettivo: liberare la famiglia dal peso del passato, senza mettere a rischio il futuro della figlia.
Ecco il piano:
- Rateizzazione decennale del debito – Abbiamo avviato l’iter per un piano di rateizzazione lungo 10 anni, sia per Francesca che per Flavio. Un modo per “prendere fiato” e bloccare sul nascere ogni possibile atto esecutivo.
- Passaggio alla rottamazione quinques – Se, come ipotizzato, in autunno verrà aperta una nuova finestra di “rottamazione”, sarà possibile convertire le rate in un piano molto più leggero, con stralcio di interessi e sanzioni.
- Acquisto dell’immobile da parte della figlia – L’elemento più strategico. Per liberare la figlia dal rischio, abbiamo proposto di farle acquistare l’intero immobile con un mutuo, rilevando la quota del padre e quella della nonna.
Così facendo:
- L’immobile passa interamente alla figlia (niente più rischio aggressione da parte del fisco).
- La coppia incassa liquidità sufficiente per estinguere i debiti già rateizzati.
- Si apre la strada a un possibile consolidamento dei debiti della figlia, migliorando la sostenibilità mensile.
In pratica: un’operazione che salva i genitori, tutela la figlia, e mette in sicurezza tutta la famiglia.

I benefici, in una sola parola? Respiro
Quando la consapevolezza prende il posto della paura, accade qualcosa di potente.
Francesca, alla fine della call, ha detto una frase che racchiude tutto:
“Se riusciamo a fare il mutuo, respiriamo. Finalmente.”
Ecco cosa abbiamo costruito: respiro per…
- la figlia, che può lavorare senza vivere nell’ansia dei pignoramenti
- i genitori, che finalmente vedono una via d’uscita concreta
- l’azienda familiare, che può continuare a camminare su basi solide.
Ti riconosci in questa storia?
Se hai letto fin qui, forse anche tu ti ritrovi nella stessa situazione.
- Hai cartelle esattoriali mai affrontate, accumulate nel tempo.
- Hai un immobile a rischio, magari condiviso con familiari.
- Non sai da dove partire e hai già parlato con consulenti che ti hanno confuso le idee.
- Vuoi sistemare la situazione, ma non trovi una guida affidabile.
Se è così, sappi questo: ci sono soluzioni, ma bisogna muoversi perché:
- Il tempo gioca contro
- L’Agenzia delle Entrate non dimentica
- Le cartelle non si annullano da sole.
Ma la strategia giusta può trasformare un incubo in un nuovo inizio.
Perché Profiqua fa la differenza
Siamo specializzati in gestione del debito e crisi d’impresa. Ma prima ancora, siamo esperti nell’ascoltare. Perché ogni storia è diversa, ogni famiglia ha le sue ferite e ogni impresa ha la sua dignità.
Con noi:
- Nessuna promessa magica.
- Nessun tecnicismo inutile.
- Solo piani concreti, sostenibili, basati sui tuoi numeri.
E soprattutto: ti prendiamo per mano dall’inizio alla fine. Rateizzazione, rottamazione, mutuo, protezione del patrimonio. Lo facciamo noi. Con te.
La tua occasione comincia con una chiamata
Francesca e Flavio non sono diversi da te.
Anche loro avevano paura, erano stanchi e non sapevano da dove iniziare.
Ma hanno avuto il coraggio di alzare il telefono.
E da lì è cambiato tutto.
Ora tocca a te. Compila il form e prenota il tuo check-up riservato.
Scopri subito se anche tu puoi ripartire, proteggere i tuoi beni e dormire sonni tranquilli. Non aspettare la prossima cartella. Agisci adesso.