Dalla crisi alla rinascita: la scelta consapevole che ha salvato un’impresa (e un uomo)

Un bivio difficile: mollare tutto o rimettere ordine nella propria vita?

Certe scelte non si prendono a cuor leggero.

Quando ci ha contattati per la prima volta, l’imprenditore protagonista di questa storia era stanco. Non solo fisicamente: era esausto e logorato dentro.

Aveva sulle spalle il peso di anni difficili: il Covid, un cliente importante che aveva minacciato di non pagare, un sistema bancario sempre più opprimente.

Poi il macigno finale: un debito fiscale che supera i 400.000 euro. Troppo per essere ignorato e troppo per essere risolto “a colpi di fatture”.

Qualcuno gli aveva suggerito la via più drastica: chiudere la società, liquidare tutto.

Una liquidazione giudiziale volontaria per far tacere il Fisco…ma lui ha detto no.

“Non voglio buttare via tutto. La mia azienda vale. Io valgo.”

E così è iniziato il suo percorso. E con lui, il nostro.

L’errore più grave? Confondere una crisi con una condanna

Spesso, chi vive una crisi d’impresa pensa che sia la fine. In realtà, è solo una fase, dolorosa, sì ma può diventare una svolta.

Il nostro cliente lo ha capito proprio nel momento più difficile. Quando ha detto:

“Non voglio farla franca. Voglio pagare il giusto. Ma voglio anche una seconda possibilità.”

Non voleva sconti ridicoli, né raggiri, solo un piano realistico, umano, sostenibile.

E così ha scelto la composizione negoziata della crisi.

Uno strumento nuovo, potente, pensato proprio per casi come il suo.

La composizione negoziata: un piano vero, non un trucco

Le sue condizioni erano chiare:

  • niente più operatività nella vecchia società;
  • mantenendola in vita per onorare il piano di rientro;
  • rimborsando il debito fiscale con un piano credibile, sostenibile, in cinque anni;
  • ripartire in modo trasparente e pulito;
  • e soprattutto: evitare il coinvolgimento dell’ex moglie, ancora formalmente socia.

Tutto pensato per uscire in bonis, con dignità, senza scorciatoie, senza fallimenti.

La nuova società: un futuro costruito con criterio

Il nuovo progetto imprenditoriale non è campato per aria.

Il nostro cliente ha:

  • una nuova linea di prodotto: capsule di tè Matcha per il mercato estero.
  • clienti esteri affidabili che pagano in anticipo.
  • macchinari moderni per confezionamento automatizzato.
  • prospettive di crescita in Francia e Svizzera.
  • Partecipazione a fiere di settore, accordi in trattativa e nuove commesse già all’orizzonte.

Questa nuova società è la “good company” che può produrre utile vero grazie al nostro supporto.

Utile da destinare al ripiano della posizione debitoria della vecchia società. Così funziona il piano e funziona sul serio.

“Non è una questione tecnica. È una questione di dignità.”

Questa frase, detta durante la videocall, ci ha colpito profondamente.

Il cliente non voleva semplicemente salvare la propria azienda. Voleva salvare sé stesso, la propria integrità, la propria reputazione. E anche proteggere chi non c’entrava: la famiglia, i collaboratori, i clienti.

“Non voglio far fallire tutto per colpa di un errore di gestione durante il Covid. Voglio chiudere i conti con il passato, ma farlo a testa alta.”

E così abbiamo scelto insieme la strada migliore, questa è la sequenza della composizione negoziata della crisi:

  • piano di rientro fiscale
  • affitto d’azienda con continuità indiretta
  • chiusura in bonis della vecchia società

Non è una storia perfetta, è una storia vera e vincente.

Siamo ancora in cammino, ma la direzione è chiara: il nuovo ciclo d’impresa è partito e gli ordini crescono, il nuovo business funziona, i fornitori collaborano, i clienti pagano. Il piano è in costruzione, basato su elementi veri: contratti, fatture, investimenti, flussi di cassa attesi.

E ogni passo viene fatto con criterio e col nostro affiancamento, perché il vero valore non è solo nel “fare i conti” ma nel fare le scelte giuste al momento giusto.

E tu, sei ancora in tempo?

Se hai letto fin qui, forse sei in una situazione simile. Forse hai:

  • debiti col fisco che non sai più come gestire
  • una banca che ti stringe il collo
  • clienti che non pagano, o che pagano tardi
  • un bilancio che non è più sostenibile
  • e una società che esiste solo per pagare

Ma anche tu, come lui, puoi scegliere di non mollare. Puoi scegliere di ripartire con criterio, senza fuggire. E soprattutto: puoi scegliere di non restare solo.

Cosa possiamo fare per te (come abbiamo fatto per lui)

Il nostro lavoro non è vendere soluzioni preconfezionate ma costruire insieme un percorso, fatto su misura per la tua realtà.

Prima aiutiamo a capire la tua situazione, senza giudicarti.

Poi ti affianchiamo per creare un piano sostenibile.

Parliamo con l’Agenzia delle Entrate, i fornitori, le banche.

E ti supportiamo per chiudere in bonis, non in tribunale.

Proprio come stiamo facendo con l’imprenditore di questa storia.

Vuoi parlare con noi? Scrivici oggi.

Basta un incontro con un nostro Consulente o una video-call, come quella che ha cambiato il destino di questa azienda.

Perché anche la tua storia può avere un finale diverso. Ma serve una tua decisione. Ora.

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