“Quando sento parlare di agevolazioni e contributi, mi si rizzano i peli. Sono stato scottato, e non poco. Ma se c’è una possibilità vera, concreta, voglio almeno ascoltare.”
Questa è la voce di un imprenditore abruzzese del settore vernici per l’edilizia. Uno di quelli veri. Di quelli che lavorano da quarant’anni, che non hanno bisogno di paroloni per farti capire cos’è il sacrificio. Uno che si è rimboccato le maniche quando lo Stato gli ha voltato le spalle. E che oggi, con tutte le ferite ancora aperte, si è preso qualche minuto per valutare una possibilità.
Parliamo del credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo. Ma andiamo con ordine.
Quando lo Stato ti tradisce
L’azienda di cui parliamo è una realtà familiare solida, con oltre 50 anni di storia. L’ha fondata il padre dell’imprenditore, e oggi, oltre a lui, ci lavorano anche i figli. Un classico esempio di passaggio generazionale. Uno di quei casi in cui l’impresa è davvero una questione di sangue, sudore e memoria.
Tutto bene? Non proprio.
Circa trent’anni fa, un’iniziativa statale (la famigerata Legge 64) promise sviluppo al Sud, incentivi e opportunità. Ma, come spesso accade, le promesse sono rimaste tali per molti, mentre altri – più fortunati o più “ammanicati” – hanno incassato e ringraziato.
“Ci hanno sfilato da sotto il naso due miliardi e duecento milioni. Non ci hanno infastidito: ci hanno dissestato. Mia madre è morta in una casa in affitto, dopo che avevamo costruito una villa da 350 metri quadri.”
Non è solo una delusione. È un trauma. Uno di quelli che ti fa diffidare di tutto ciò che profuma di “aiuto statale”.
Eppure…
Se l’hai fatto con le tue forze, potresti avere diritto a qualcosa
Tra il 2019 e il 2022, questa azienda ha investito tempo e risorse per migliorare i propri prodotti. Ha sviluppato nuove vernici, testato soluzioni, fatto prove in laboratorio. L’ha fatto senza aspettarsi nulla da nessuno. Né contributi, né sgravi, né incentivi.
“L’ho fatto perché ne avevo bisogno. Alcune cose sono andate in porto, altre no. Ma tutto è nato da una necessità concreta, dal lavoro quotidiano.”
Quello che molti imprenditori non sanno è che questo è esattamente ciò che la normativa del credito d’imposta chiama Ricerca & Sviluppo.
Non serve essere un laboratorio del CERN. Non serve brevettare il vaccino contro il cancro. Se hai messo persone al lavoro per migliorare prodotti o processi, se hai affrontato incertezza tecnica e cercato soluzioni innovative, potresti avere diritto a un credito d’imposta che copre fino al 50% dei costi sostenuti.
Ma chi lo dice che è Ricerca & Sviluppo?
Ed è qui che entra in gioco Profiqua. Non con promesse, non con magie, non con parole complicate. Con un metodo chiaro e trasparente, che ha convinto anche un imprenditore come il nostro, uno che di fiducia ne ha davvero poca da distribuire.
La prima fase è gratuita e senza impegno. Si analizzano insieme i progetti, si raccolgono le informazioni e si valuta, punto per punto, se ci sono i requisiti previsti dalla legge.
“Voglio sapere come fate a dimostrare che io ho fatto Ricerca e Sviluppo, se l’ho fatto per conto mio, senza aspettarmi nulla da nessuno.”
Domanda legittima. E la risposta è concreta: si raccolgono i dati, si descrivono le attività, si valutano con tecnici iscritti al MIMIT, e si stima il beneficio. Se tutto fila, si passa alla fase operativa. Altrimenti, amici come prima.

“Io ho sessant’anni. Non mi piace giocare a poker con la mia azienda.”
È proprio così che si è espresso l’imprenditore.
E ha ragione.
Quando in ballo ci sono il lavoro di una vita, la dignità di una famiglia, gli anni spesi a ricostruire dalle macerie, non c’è spazio per il rischio o per le fregature.
Ecco perché il metodo di Profiqua prevede che l’imprenditore abbia sempre l’ultima parola, sulla base di dati concreti. Si lavora con il principio dell’investimento sul cliente: prima si verifica tutto, poi si decide. E il compenso? Solo se il credito viene effettivamente certificato ed è utilizzabile.
Quanto vale questa opportunità?
Nel caso specifico, trattandosi di un’impresa situata in Abruzzo, il beneficio è particolarmente interessante. In quella regione, infatti, il credito d’imposta può arrivare fino al 50% dei costi sostenuti in attività di ricerca e sviluppo. Parliamo di costi legati a manodopera, test, prove tecniche, prototipi.
Facciamo un esempio:
- Se hai investito 100.000 euro tra il 2019 e il 2022 in attività che rientrano nei criteri previsti,
- potresti recuperare fino a 50.000 euro in credito d’imposta,
- utilizzabile direttamente in compensazione con gli F24 mensili (senza aspettare bandi, click day o decreti che non arrivano mai).
E se il progetto viene validato, Profiqua prende il suo compenso (una percentuale del valore progettuale), solo quando il credito diventa disponibile. Niente anticipi, niente costi nascosti.
“Se ne vale la pena, coinvolgo anche i miei figli”
La voce di Nicola (chiamiamolo così) cambia tono quando sente che forse, questa volta, le cose sono diverse.
Non si tratta di chiedere l’elemosina allo Stato. Si tratta di recuperare, con regole chiare, parte di quello che l’azienda ha già fatto. Senza compromessi, senza esporsi inutilmente. E con la possibilità di coinvolgere anche le nuove generazioni nella gestione strategica dell’impresa.
“Le decisioni importanti le prendiamo insieme, anche se alla fine ascoltano sempre papà.”
E adesso?
Come si è conclusa la chiamata?
Con un impegno concreto: inviare una sintesi scritta, richiedere i dati minimi necessari per l’analisi preliminare, e – se tutto torna – procedere.
Non c’è bisogno di firmare cambiali in bianco. Serve solo un po’ di fiducia (sì, anche dopo tutto quello che è successo), e la voglia di verificare se anche la tua azienda, come quella dell’imprenditore abruzzese, ha inconsapevolmente fatto Ricerca e Sviluppo.
Perché, come diciamo spesso a chi ci ascolta:
“Tu forse non lo sai, ma hai fatto più innovazione tu con un mestolo in laboratorio, che certi enti con dieci convegni e zero sostanza.”
La morale?
Se hai investito in miglioramenti, test, modifiche, prove, nuove formulazioni o processi — tra il 2019 e il 2022 — potresti avere diritto a un credito importante. Soldi veri, subito utilizzabili.
Profiqua non ti promette miracoli.
Ti offre un check-up concreto, trasparente, senza rischi. Un’occasione per valorizzare ciò che hai già fatto, con serietà e senza illusioni.
Vuoi sapere se ne hai diritto anche tu?
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